Scienziato dell'Anima

Scienziato dell'Anima
Progetto di Filippo Pollara, ricercatore di Scienza e Coscienza Holistic Coach, Maestro di Yoga & meditazione nella sintesi di Oriente e Occidente. Conferenze e Seminari pratici di Consapevolezza e Trasformazione Interiore per il Nuovo Uomo, per riprogrammarsi ed essere in sintonia con la Nuova Energia Cosmica.

Sintesi autobiografica di Filippo

“Varco la soglia della Divina Sorgente e sento di essere una goccia di un Infinito Oceano Cosmico”

Nasco il 16 Ottobre 1961 in una cittadina dell’entroterra siciliano, Caltanissetta, da genitori neanche maggiorenni, poverissimi, ma uniti nell’Amore e nell’Etica.
Dopo 5 anni, alla tenace ricerca di un riscatto economico, vengo trasportato a 2000 Km più a Nord, a Torino. A 21 anni, in solitudine, mi trasferisco a Bologna.
Sin dalla fanciullezza sento un irrefrenabile desiderio di Libertà: la ribellione ad ogni condizionamento ambientale e familiare è il sentimento dominante di quel periodo, che aumenta con l’adolescenza sino a diventare insofferenza e ostilità di fronte a qualsiasi tentativo di trascinarmi in direzioni diverse dalle mie profonde convinzioni.
Sapevo infatti molto bene cosa avrei fatto nella mia vita, e cioè conoscere la reale natura dell’essere umano, cercando quelle risposte ai quesiti esistenziali che l’Uomo Ricercatore si pone da sempre.
A 14 anni ho iniziato un cammino di autoconoscenza mai interrotto: ogni minuto della mia vita è stato dedicato ad osservare la Vita e i meccanismi profondi che la muovono .
I miei genitori severi, paurosi ed entrambi lavoratori , mio fratello più piccolo di 5 anni da seguire come un tutore….ho dovuto crescere rapidamente ..il gioco libero e spensierato è finito molto presto.
Le mie giornate scandite da tanta solitudine si riempivano di consapevolezze .
Il vuoto del mancato amore manifesto si accompagnava con la precoce responsabilità che la Vita mi affidò attraverso i miei genitori .
Sofferenza e paura mi fecero compagnia , mi facevano sentire vivo e la preghiera ripetuta costantemente era il degno Amico sempre presente a sostenere ogni mia afflizione, a rispondere ad ogni domanda , a darmi la direzione giusta …..
Lessi molto a quei tempi ..soprattutto letture che rispondevano alle mie domande sulla psiche umana
Ma, quando a 14 anni appena compiuti incontrai consapevolmente il mio corpo attraverso la pratica del Karate-Do, il carisma del Maestro, la disciplina, la tecnica e l’aspetto filosofico dell’Arte mi colpirono all’istante.
Praticare Karate-Do (Via della Mano vuota) è stato per me un concreto strumento di introspezione: con la pratica consapevole infatti, ottenevo quel vuoto mentale che era indispensabile alla mia sopravvivenza spirituale.
Dopo aver padroneggiato il gesto tecnico, l’obiettivo era fare “Uno” con Spirito- Mente- Corpo: trascesa la tecnica ero rapito da uno stato di assoluto piacere, assimilabile allo stato meditativo.
Mi resi presto conto che per portare il corpo a sviluppare tecniche straordinarie e complesse sia durante che fuori dal combattimento, era indispensabile affrontare se stessi.
Lo specchio era pronto. Bastava guardarci dentro.
Certamente i primi 10 anni di pratica sono stati basilari per “scaricare” quella rabbia che mi trascinavo in Palestra ogni volta che chiudevo la porta di casa: ho dovuto creare una struttura che sorreggesse la mia casa interiore.
Ho “camminato” con costanza e disciplina allenando il corpo e la mente con travolgente passione, senza risparmiare energie, e sviluppando consapevolezze indispensabili per un vero Cammino Spirituale.
Ho praticato Karate-Do per 26 anni di cui sei anni di agonismo e 20 anni di insegnamento. All’età di 34 anni (era il 1995) ho raggiunto precocemente un grado riconosciuto a livello internazionale come il 5°Dan e l’iscrizione all’albo dei Maestri di Karate Coni. Giunsi alla qualifica di Maestro dopo aver studiato per circa 15 anni ed aver superato esami di allenatore e istruttore. Gradi e qualifiche che da un lato nutrivano il mio Ego, e dall’altro mi davano la certezza di un passaggio obbligato per eliminare ataviche e solide paure.
A partire dalla fine degli anni 80’ ho conosciuto altre Arti Marziali che contribuirono a dissetarmi alla fonte della Conoscenza Interiore: Aikido – Kobudo – Tai-Chi-Chuan – Qi Qong .
Nello stesso periodo, la voglia di dedicarmi a tempo pieno alla mia Ricerca, contrastava con l’esigenza di sopravvivere economicamente.
La decisione di lavorare in Palestra mi ha spinto a conseguire anche le qualifiche di Istruttore di Cultura Fisica e Istruttore di Nuoto Coni, esperienza portata a termine dopo soli due anni.
Non si deve fare ciò che la mente dice senza parlare prima al cuore .

Qualcosa si stava preparando, ma non era ancora il momento.
Nel 1989, nella palestra che mi vedeva come Insegnante di Karate-Do, iniziai a praticare Hatha Yoga. Da quel momento furono due i miei fondamentali strumenti pratici di ricerca.
Dal 1992 al 1993 vissi un periodo di stasi con il mio lavoro di allora: in quell’anno le vicissitudini della vita mi fecero incontrare la Meditazione Buddista, che praticavo anche 2 o 3 volte al giorno.
Pur vivendo in Occidente, ogni cellula del mio corpo vibrava d’Oriente.

Ho concluso l’insegnamento del Karate-Do nel 2000, proseguendo la mia pratica di Hatha Yoga in una nota scuola di Bologna; nel 2001 vengo autorizzato dalla stessa ad insegnare.
Nonostante credessi che ognuno di noi è Maestro di stesso, intimamente desideravo una “Guida”: ero certo che da qualche parte del pianeta esisteva il mio Guru.
Lo conobbi nel 2002, per una motivazione dettata dal cuore, accompagnare in India un caro amico gravemente ammalato.
Ci recammo in India nella speranza di incontrare un maestro spirituale dalla potenza divina (Avatar), come il Baghavan Sri Sathya Sai Baba a Puttaparty nella regione dell’Ardhra Pradesh, a circa 6000 Km dall’Italia. Sarà impresa ardua trovare parole ed espressioni per raccontare l’incontro personale con l’amato Sri Sathya Sai Baba che ha definitivamente segnato la mia vita.
Sin dal primo giorno, trovandomi per puro “caso” in prima fila, in mezzo a decine di migliaia di pellegrini piovuti a Puttaparthy da tutto il mondo, Sai Baba ha notato in modo inequivocabile la mia presenza: nel momento in cui i suoi occhi sono discesi sulla mia Anima, ho provato amore e devozione incondizionati, sentimenti a me completamente sconosciuti.
Prima di allora non avevo mai sentito parlare di Sri Sathya Sai Baba .
Il decimo e ultimo giorno, dopo 8 giorni in ultima fila, vengo sorteggiato nuovamente in prima fila; Sai Baba si avvicina e mi invita a un colloquio privato, la tanto agognata Interwiew.
Un colloquio senza spazio, senza tempo, con parole dette e non dette e la sensazione che comunicasse direttamente con la mia Anima.
Emozioni e sentimenti che ruotano vorticosamente nella mia coscienza non più sotto controllo.
Per tutta la durata dell’Interwiew le sue mani rimangono amorevolmente posate sulle mie.
Ho la sensazione di essere stato riconosciuto e subito la certezza di aver trovato il mio Guru.
Ciò che ho provato non è di questo mondo, ciò che ho sentito non è trasmissibile con le parole.
Di sicuro posso affermare che ero in uno stato di Coscienza Sublime.
Ho incontrato Ananda (estasi- beatitudine).
Ciò che ero prima dell’incontro con Sri Sathya Sai Baba è solo un ricordo.
Se per 30 anni della mia vita ho avuto fame di “conoscenza”, finalmente a Puttaparthy ho trovato il cibo di cui nutrirmi. Qualsiasi riferimento ad esperienze metafisiche darebbe un senso relativo a ciò che ho provato in quei giorni e per i tre mesi successivi.
Al ritorno dall’India, inspiegabilmente rifiutai qualsiasi alimento di origine animale, tranne uova e latticini.
Da allora domina in me una visione del prossimo in senso spirituale .
Quello che sento è Amore Universale e un senso di appartenenza ad una dimensione cosmica che lega ogni essere vivente.
Da quel momento nelle mie vene scorre la consapevolezza della reale natura dell’essere umano. Pur tra alti e bassi della mia condizione esistenziale, non ho più perso queste profonde e ormai radicate consapevolezze spirituali.
“Ciò che conta è vivere in pienezza l’etica che vincola le leggi naturali, e a quel punto riformare positivamente la propria vita diventa realtà.L’Amore è l’energia onni-pervadente che unisce ogni singola cellula esistente sul pianeta,dal Regno Minerale al Regno Animale, fino all’Uomo; incontrata la sua corrente lasciamoci trascinare verso l’Infinita Sorgente.”

Dopo l’incontro con Sri Sathya Sai Baba , ho avuto la consapevolezza di aver praticato Yoga per circa 30 anni, fin dal lontano 1975.
Con la divina meditazione placo le mie attività cerebrali e nella quiete sento la Voce Interiore: essa mi dice cosa devo fare, risponde alle mie difficoltà. Non mi sento più solo.Dio è in me e in tutti gli esseri viventi del Pianeta.
Ogni azione della mia vita, ogni evento importante è tale perché sento la corrente del mio destino coinvolgere la mia mente inondandomi di coraggio e sicurezza.
Se provo ad essere razionale sento il conflitto; devo lasciare scorrere con Fede e Amore.
Nel 2003 il secondo viaggio in India con Sandra, mia moglie, la quale ha voluto toccare con mano la causa scatenante dei miei incredibili mutamenti.
Da tempo sentivo che avrei aperto un “Centro” che parlasse di Ricerca Interiore, ma aspettavo che gli eventi ne disegnassero l’opportunità: durante quel viaggio sento che devo agire.
Sono posseduto da straordinarie determinazione e sicurezza. Gli eventi hanno evidenziato con chiarezza e facilità il luogo, i tempi e le modalità.
Sandra possiede una professionalità titolata ISEF, si è specializzata nelle tecniche di Riequilibrio Posturale, è Naturopata – Chinesiologa ed insegna Yoga.
Agendo nella direzione sentita, decidiamo di unire le nostre reciproche conoscenze per aprire SATYANANDA – “Centro di Reintegrazione Naturale del Corpo”, chiamato successivamente nel 2008 SATYA OM – Centro Posturale e Scuola di Yoga.
Apriamo il 1° Settembre 2003.
Il nome SATYANANDA, disceso nella mia mente da una seduta di meditazione , è una parola composta da Sathya che non solo è il nome di Sai Baba , ma estratto dalla radice sanscrita Sat , significa Verità – Giustizia , e dalla parola Ananda che vuol dire Gioia – Beatitudine.
Le tecniche (Asana , Pranayama e Meditazione) sono meravigliosi strumenti affinché ognuno possa trovare lo Yoga (Unione). Lo scopo principale della mia trasmissione a coloro i quali si affidano alla mia Guida è trasmettere la consapevolezza di essere anima materializzata e utilizzare al meglio quell’infinito potenziale energetico che è il Mentale.
Sono consapevole di essere stato a Scuola di “Conoscenza”per trent’anni e che adesso è arrivato il momento di “Servire”.
Dopo solo un anno dalla nascita di SATYANANDA, la presa di coscienza di continuare con rinnovato vigore: la strada è tracciata.
Le anime che sono arrivate a SATYANANDA sono “Semi”, dipenderà da loro decidere se diventare “Alberi “ consapevoli di esserlo.

Nel 2004 il terzo viaggio in India, stavolta in solitudine .
Per un breve periodo, ritorno nell’Ashram dell’amatissimo Sri Sathya Sai Baba, durante la grande festa induista Shivaratri. Lo vedo a malapena in mezzo a un milione di devoti accorsi da tutto il Mondo. Per nove giorni faccio esperienza delle tecniche meditative di Osho Rajinesh all’interno dell’Osho International a Poone, circa 150 Km a sud di Mumbay.

Come sempre dall’India nuove e rinnovate consapevolezze accompagnano il mio ritorno.
L’esperienza è stata bellissima. Apprezzo la genialità illuminante di Osho.
Il suo contributo all’umanità è straordinario. Attraverso i suoi insegnamenti l’Uomo moderno riesce a conciliare l’attività terrena con la crescita interiore. Sostanzialmente ci ha donato una serie di tecniche di Meditazioni Attive accessibili a tutte le anime che desiderano percorrere un cammino di consapevolezza; i suoi discepoli, ancora nel pieno delle risorse energetiche, girano il mondo; tramite i suoi libri e i suoi discorsi audiovisivi, Osho ci spiega come praticare anche da soli, utilizzando mente e corpo, rendendo efficace la conoscenza delle nostre più intime emozioni, estrinsecandole dall’inconscio.

Il primo obiettivo è di rendere il corpo emozionale non più ostaggio della mente, vittima dei tabù della società e delle religioni. Secondo obiettivo è far scorrere liberamente l’Amore per noi stessi e per gli altri. Terzo obiettivo è la Moksha (libertà). Essere liberi dai preti,dalle dottrine,dalle filosofie, liberi da ogni vincolo mentale, da ogni pregiudizio, liberi dal nostro Ego, riuniti con DIO.
Se all’apparenza, quanto fin qui esposto è condiviso da tutte le grandi Anime del passato, ciò che è assolutamente originale è praticare le sue Meditazioni Attive, che sono di un efficacia straordinaria a tutti i livelli energetici.
Rispetto alle classiche tecniche di meditazione yoga, Osho ha inserito la dinamica del Corpo in modo gioioso, libero, vivendo i sensi in modo pieno, consapevole, vincendo le nostre paure, riabilitando la nostra originalità creativa, per poi comprendere che noi non siamo né il Corpo, né la Mente.
Dopo un altro anno di esperienza, di scuola di vita, utilizzando gli strumenti più affini al mio livello di consapevolezza, nel Febbraio del 2005,insieme a Sandra parto per il mio 4° viaggio in India. Destinazione Rishikesh stato dell’Uttaranchal (Nord-Est ) e Hymalaya - grotte di Patal Bhuwaneswar, a circa 3000 mt, in uno scenario naturale semplicemente paradisiaco.

Soggiorno di 11 giorni appena. Veramente pochissimi rispetto al fatto che sono stati 1800 i chilometri percorsi...
Incontrando la realtà di Rishikesh, troviamo un numero imprecisato di mendicanti, Sannyasin (rinuncianti ai doveri terreni per trovare Dio con il distacco dal mondo materiale ) e vacche a creare un corridoio percorso ininterrottamente a tutte le ore dai Pellegrini Indù e Cristiani.
Riti purificatori e devozionali scandiscono il tempo sia dei religiosi che dei ricercatori spirituali.
Commercianti che ti vendono di tutto ma con il cuore palesemente rivolto a Dio.
Inoltre Ashram ( Monasteri- Comunità) in ogni parte della città. In particolare sono stato attratto dalla magnifica atmosfera spirituale dell’Ashram di Shivananda .
Infine la regione indiana dell’Hymalaya,con le Sacre Grotte di Bhuwaneswar.
Un'altra avventura, un’altra esperienza che dona alla mia coscienza individuale bellezza e gioia di vivere.
Altra tappa ritualmente importante del mio percorso interiore è aver fatto voto di Sannyas. Ovvero la rinuncia ai frutti derivanti dalle azioni materiali.

La Baghavad Gita mostra una preferenza per coloro i quali pur vivendo nel mondo, e affrontando con coraggio e sofferenza tutte le sue problematiche, abbandonano il risultato delle loro azioni. Con questo “non attaccamento “ l’anima realizza stabilmente DIO.
Il Sannyas non rinuncia ai doveri materiali, ma fondamentalmente ha modificato il suo sentire nei loro confronti, sentendo che è il momento di ufficializzare con se stessi la profonda consapevolezza che noi non siamo né la mente, né il corpo.
Il Sannyas pur rimanendo nel mondo, guada sulla sponda della vera e unica libertà : DIO.
Il Sannyas si prende piena responsabilità della sua crescita spirituale, praticando le tecniche necessarie .
Tutto questo ha valore personale e simbolico. Lo trasferisco a voi lettori come testimone di una reale e concreta possibilità di realizzare DIO pur vivendo in una società complessa come quella attuale.
Come è stato rituale il battesimo alla nostra nascita, ma purtroppo per niente consapevole, con la stessa forma, ma in modo eccezionalmente consapevole ho deciso di fare voto di Sannyas. Il rito prevede l’acquisizione di un nome spirituale in sanscrito che simboleggia l’aver lasciato definitivamente l’Ego ed essere rinato e ribattezzato per una seconda volta.
Ho avuto l’onore di aver ricevuto personalmente il Sannyas da Shunyo, discepola diretta di Osho.

Oltre al Mala (rosario con 108 grani ) il nome che ho ricevuto è : Swami Prem Bodhi.
Dopo aver contattato la mia Anima le parole di Shunyo sono state :
Swami (Maestro), sei Maestro di te stesso vola libero con le Ali dell’Amore ( Prem) e della Consapevolezza (Bodhi) .
Tutto questo è avvenuto nell’Aprile 2005 ad un raduno europeo di OSHO
L’Età dell’Amore attende i risultati dei nostri Studi Interiori.

Marzo 2006 : 5° viaggio in India
Sin da settembre 2005 dopo aver sognato il mio amato Maestro Sai Baba , sentii un forte richiamo a tornare da lui , e per la prima volta decisi che ero pronto a portare altre anime desiderose di unirsi a me . Partii con 4 miei allievi alcuni dei quali già da tempo attratti di conoscere Sai Baba .
Sono stai 15 i giorni trascorsi a Prashanti Nilayam,oasi di pace ashram in Puttaparty.
Da questo viaggio ritorno profondamente distaccato dalla mente , profondamente libero di “essere”, assolutamente felice di vivere . Sentimenti ormai radicati nella mia Anima.
Sii fedele a te stesso ,sii fedele all’amore

Da marzo 2006 a marzo 2007 e 6° viaggio in India
Dopo un anno trascorso come guida ai gruppi di crescita interiore , ricercatori spirituali che partecipano alle meditazioni attive desiderosi di un duraturo e stabile benessere , gruppi di yoga , seminari , conferenze e tanto ancora , sono felicemente stanco …
Con la fine dell'anno lascio le ultime zavorre esistenziali cedendo la gestione dell’attività imprenditoriale che avevo a Bologna, strumento di doni materiali e di importanti conquiste economiche come l’acquisto della casa ..ma oggi e da tempo di grandi e inutili pensieri .
Con essa lascio l’appartamento condominiale per trasferirmi in una casa indipendente in una valle circondata di beata Natura , tra distese di prati , dolci colline e un suggestivo torrente che gorgheggia con delicata discrezione .
Da questa rivoluzione non credevo che avvenisse il grande e tormentoso desiderio di tornare dall’Amato Satya Sai Baba . Succede che parto il 27 Febbraio 2007 , arrivo nella notte del 5°anniversario della mia Diksha , l’iniziazione divina .
Parto con un gruppo di 5 anime ,allievi dei miei gruppi …Due allievi dopo una settimana partono per Goa .
Giornate scandite dai darshan del mattino e del pomeriggio , donazioni e distribuzione cibo ai bisognosi della zona , bellissime condivisioni con i miei compagni di viaggio, fragorose risate per ogni foglia spinta dal vento …
arriva l’ultimo fatidico e inaspettato giorno con infinito rilassamento ……
In estrema sintesi ...
11/03/2007 ore 7.55 - Puttaparthy – Ardra Pradesh – India
Ultimo giorno di permanenza , penultimo darshan , a distanza … un attimo , i miei occhi puliti dalla devozione vedono Satya Sai Baba , Guida di ogni Cuore ….. tremori , sussulti del corpo , gioia infinita , estasi ... circa un’ora e mezza di pioggia energetica …. Esplodono le ultime resistenze …
L’Alba , la rinascita .. La LUCE ….
Ho trovato la porta …
Sono entrato a Casa …continua l’estasi , continua…..ancora adesso che scrivo ….
Grazie Swami … Grazie Nostro Infinito Amore

Ad oggi febbraio 2010 ho fatto altri 3 viaggi in India per un totale di 9 viaggi in circa 6 anni. Nel 2008 sono venuti con me altri dieci miei allievi. Anche per loro un viaggio decisamente straordinario.
Tutte le volte che i miei piedi posano in quella magica terra è come raccogliere i frutti di quello che ho seminato giorno dopo giorno nella devozione verso l’Esistenza.
Dai 40 ai 49 anni la mia vita si è trasformata e oggi più che mai sento la necessità di dare ancora più concretezza nel proporre la Mia Guida d’Amore Universale con strumenti sempre più efficaci nella sintesi di Oriente e Occidente, di Meditazione e Scienza .
“Dio , Esistenza, Vita, Sorgente Universale sono al Tuo servizio, con gratitudine, con fiducia, nell’abbondanza”

OM – SATHYA (Verità)
OM – PREMA (Amore)
OM – SHANTI ( Pace)